La salvaguardia delle foreste passa attraverso un corretto riciclo

Nonostante tutti gli sforzi le foreste vengono comunque sottoposte a sollecitazioni crescenti causate in parte da processi naturali, ma anche dall’aumento dell’attività dell’uomo e dalle pressioni da esso esercitate. Per contenere al massimo tutto questo occorre, anziché aumentare la raccolta di legname, privilegiare un migliore utilizzo, riutilizzo e riciclo di tutti i prodotti a base di legno, a tutto vantaggio della sostenibilità ambientale.

L’Italia dimostra di essere un leader nell’economia circolare e nella sostenibilità ambientale per il suo alto tasso di recupero e riciclo del legno grazie anche all’operato di organizzazioni come il Consorzio Rilegno. Negli ultimi anni il recupero di legno da imballaggio ha superato il 60% e questo si traduce in notevoli benefici ecologici ed economici: il recupero ed il riciclo del legno consente di risparmiare sulle materie prime utilizzate per produrre nuovi prodotti, riducendo le emissioni di gas serra e preservando le foreste, contribuendo così alla biodiversità.

Il processo di riciclo inizia con la raccolta di rifiuti legnosi da varie fonti, che vengono poi trasportati in impianti di selezione e smistamento. Qui il legno subisce una prima lavorazione per ridurre il volume e quindi viene pressato, triturato, frantumato o cippato, una lavorazione che consiste nel ridurre il legno in piccoli pezzetti di dimensioni uniformi detti chips. Dopo questa prima fase, il legno viene indirizzato ai centri di riciclo, dove avviene il processo che consente al legname di intraprendere un nuovo ciclo di vita, generando nuova materia e quindi nuovi prodotti: pannelli truciolari, elementi di base fondamentali per l’industria dell’arredamento, pannelli OSB, pallet block, blocchi di legno cemento destinati all’edilizia, o pasta di legno per le cartiere e compost e naturalmente il pallet in legno pressato.